EFSA: via libera ai grilli nelle tavole degli europei

Dopo mesi di attesa i “Novel Food” sbarcano in Europa. Arriva l’autorizzazione alla produzione e vendita nei paesi dell’Unione Europea.

Così dopo le tarme della farina e le locuste arriva la conferma, l’EFSA (European Food Safety Authority) da il via libera ai grilli in tavola ai sensi del regolamento UE 2015/2283. Cresce così la lista dei Novel Food che arrivano nelle case degli Europei.

L’EFSA ha espresso parere scientifico favorevole per autorizzare l’uso dei grilli domestici come ingredienti alimentari nelle forme proposte dal richiedente. Osservando come non rappresentino un rischio per la salute del consumatore o uno svantaggio nutrizionale, il cibo così ottenuto può essere consumato da tutte le fasce di popolazione. A partire quindi dai 3 anni di età, ad eccezione delle persone con intolleranze alimentari o comunque sensibili ai crostacei.

Finora utilizzato come cibo per animali da compagnia (soprattutto per i rettili insettivori) perché facile da riprodurre e ricco di proteine, l’ortottero è il terzo insetto approvato dalla Commissione come alimento per l’uomo, dopo la tarma della farina (Tenebrio Molitor) nel luglio 2021 e la locusta migratoria, che ha ricevuto il via libera nel novembre 2021.

Nell’industria dei mangimi, i grilli sono una delle sette specie di insetti approvate per l’uso come materia prima. Sono tra l’altro una delle poche fonti di proteine ​​animali per le quali non esistono praticamente vettori di agenti patogeni pericolosi, come quelli che causano lo sviluppo di malattia ).

I grilli, per chi vorrà utilizzarli nella propria alimentazione, saranno disponibili in molti modi differenti: interi, congelati o essiccati, o in polvere.

Ma quanto è sicuro il consumo di questa tipologia di Novel Food?

Negli Stati membri invece l’ok è arrivato l’8 dicembre dello scorso anno, dopo che l’EFSA (European Food Safety Authority) ha valutato che il consumo di questo insetto è sicuro. Un interessante studio inerente la sicurezza alimentare collegata agli insetti è stato anche pubblicato dalla FAO.

Nessun rischio di esposizione a sostanze indesiderabili (es. micotossine, metalli pesanti, pesticidi) che sono state identificate in concentrazioni molto basse o non identificate a seconda della specie analizzata. I prodotti contenenti questi nuovi alimenti verranno etichettati in modo appropriato, per segnalare potenziali reazioni allergiche.

In Europa i grilli sono i protagonisti degli Stati membri più attivi (es. Belgio, Paesi Bassi e Germania) che hanno ottenuto per la prima volta l’autorizzazione all’immissione in commercio per uso alimentare.

Il tutto è avvenuto in una fase transitoria, accompagnata dal nuovo regolamento UE sui novel food (2015/2283), come visto in precedenza.

Andiamo a vedere i valori nutrizionali di riferimento

Iniziamo col dire che i grilli sono composti maggiormente da proteine, grassi e fibre alimentari. In
percentuale minore ma considerevole troviamo anche minerali e vitamine.

Le proteine dei grilli sono ricche degli amminoacidi essenziali, addirittura in quantità maggiori
rispetto ai valori raccomandati dalla FAO.

Gli acidi grassi più rappresentativi sono il palmitico, l’oleico e il linoleico, con una proporzione
molto simile tra acidi grassi saturi, insaturi e polinsaturi.

Anche le vitamine sono essenziali per prevenire e curare diverse malattie degli occhi, della pelle e del cuore. Inoltre, contribuiscono a ridurre il livello di colesterolo nel sangue.

Esistono diversi gruppi di vitamine, come le vitamine A, B2, B3, B5, B6, B7, B9, C, D, E e K e ognuna di esse svolge un ruolo importante per il nostro organismo.

Inserimento dei Novel Food nell’alimentazione quotidiana

La strategia Farm to Fork mira a rendere più sostenibile il sistema alimentare europeo. Secondo la Commissione, gli insetti sono una fonte alternativa di proteine ​​che, se adottate, possono ridurre notevolmente l’impatto della nostra dieta sull’inquinamento ambientale.

E’ pur vero però che sarà sempre il consumatore a decidere se utilizzare o meno gli insetti nella propria alimentazione.

Finora, è veramente una minoranza a consumare quotidianamente questi invertebrati e ad inserirli in una alimentazione varia ed equilibrata. La stragrande maggioranza invece non è abituata a interfacciarsi con questa tipologia di “Novel Food” principalmente per una questione culturale che invece è del tutto.

In Italia la situazione culturale non aiuta di certo il consumo di questo tipo di alimenti. Basta pensare infatti che il 65% degli Italiani si dichiara contrario agli insetti a tavola, il 25% si dichiara indifferente e solo il 10% si mostra propenso e favorevole a questa nuova tipologia di cibo.